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L’Isola di Man tenta di posizionarsi come hub per le startup tecnologiche
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L’Isola di Man tenta di posizionarsi come hub per le startup tecnologiche

Al centro del Mare d’Irlanda c’è un’isola definita come una dipendenza della Corona Briannica ma con un governo autonomo: l’Isola di Man. Il suo governo sta cercando di posizionare l’isola come hub ideale per le aziende IT e le startup tecnologiche, creando condizioni ideali per l’apertura di nuovi business. L’Amministrazione dichiara che le infrastrutture dell’Isola non hanno single point of failure relativamente al networking e all’erogazione di energia.

L’approccio agile ed attivo riguardo alla legislazione fa si che l’Isola sia in grado di rispondere velocemente ai problemi legati all’introduzione ed utilizzo di nuove tecnologie ed è qualcosa di cui il Governo va particolarmente fiero. A riprova viene portata la veloce modifica del Proceeds of Crime Act avvenuta nel 2015 per introdurre il riconoscimento delle valute digitali ed introdurre una nuova legislazione per le aziende che operano nel settore delle transazioni di denaro, inclusi gli Exchange per Bitcoin, la famosa valuta digitale.

La snellezza delle procedure è collegata anche al numero piuttosto ridotto di abitanti (poco più di 85 mila), cosa che consente di identificare abbastanza facilmente il processo necessario per la discussione di modifiche regolamentari e legislative. “Parlare con un AD di una azienda o di un settore governativo è molto semplice. Io stesso conosco personalmente circa la metà dei nostri politici eletti.” dichiara Steve Burrows, direttore operativo dell’azienda di consulenza SBA, di base proprio sull’Isola.

Un altro fattore che spinge le startup verso l’Isola di Man è la ridotta tassazione che consente di aumentare i profitti per le aziende dell’IT. Nell’ultima decade questo ha consentito all’Isola di generare il 25% del proprio PIL attraverso le attività di e-business, in crescita del 15% rispetto a 10 anni fa.

Per consentire al flusso di aziende di continuare e combattere la possibile concorrenza di altre giurisdizioni come Jersey e Guernsey, il Governo ha di recente introdotto un fondo da 50 milioni di sterline chiamato Enterprise Development Fund, destinato alle aziende che vogliano avviare o trasferire la propria attività sull’Isola. Il Fondo consente di avere accesso a prestiti, fidi, contanti e fondi per investimenti.

L’Isola inoltre farà fronte alla necessità di lavoratori del settore IT, specialmente giovani, con l’apertura della prima università ICT a metà Settembre 2016, con la promessa di mettere subito in contatto gli studenti con le numerose aziende che sono alla ricerca di operatori nel settore ICT.

Il contesto sarà però altamente selettivo in quanto il Governo sa bene che 8 startup su 10 non riusciranno mai ad avere successo. Molte misure avranno quindi come obiettivo quello di attirare solo le attività con alte potenzialità di successo. “Non vogliamo attivare startup per il solo gusto di avere startup ma vogliamo creare posti di lavoro stabili e ben retribuiti”.

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The Server-Side Technology Staff
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