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Apple condannata per violazione dei brevetti a causa del chip A7
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Apple condannata per violazione dei brevetti a causa del chip A7

Proprio quando Microsoft e Google si sono accordate per concludere le reciproche richieste di violazione della proprietà intellettuale, arriva una decisione che potrebbe dare una spinta decisiva verso una pace tra i giganti dell’hi-tech e dell’information technology. Apple, una delle aziende che si è dimostrata tra le più litigiose nell’intero settore IT e che molti considerano il soggetto che ha dato il via alla guerra dei brevetti dopo il lancio dei suoi prodotti di punta, è stata condannata da una giuria statunitense per la violazione di brevetti detenuti dall’Università del Wisconsin e relativi al chip A7. L’azienda di Cupertino potrebbe dover risarcire fino a 862 milioni di dollari alla controparte.

Intel aveva trovato un accordo per la violazione dei medesimi brevetti e si era impegnata a pagare più di 100 milioni di dollari senza la necessità di arrivare ad un giudizio formale. Tra le curiosità del caso, il fatto che l’Università del Wisconsin abbia potuto provare che Apple era consapevole della violazione del brevetto avendolo essa stessa citato come stato dell’arte nelle proprie richieste di brevetto. La politica dell’azienda di non accettare proposte in merito al licensing delle tecnologie ha reso però necessaria la causa.

Questa sconfitta si unisce alla possibilità di revisione del caso contro la coreana Samsung dovuta al riesame di uno dei brevetti centrali nel giudizio da parte dell’Ufficio Brevetti degli Stati Uniti che ha poi affermato che quel particolare brevetto “non sarebbe mai stato dovuto essere assegnato ad Apple”. Molti analisti ritengono che una eventuale revisione anche della causa contro Samsung, che ad oggi rappresenta la più importante (ed una delle poche) vittorie di Apple nella sua lunga saga giudiziaria a difesa delle presunte innovazioni dei propri prodotti, potrebbe far definitivamente mutare la posizione dell’azienda di Cupertino e portarla ad abbandonare la strada dei tribunali in favore di una collaborazione con gli altri attori del settore. La sola causa persa contro l’Università del Wisconsin potrebbe valere più di 800 milioni di dollari di eventuali danni e supererebbe di gran lunga la cifra di oltre 500 milioni di dollari incassati dalla causa contro Samsung.

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The Server-Side Technology Staff
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